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mercoledì 5 giugno 2013

Tempi duri

Ho finalmente recuperato l'album dei Tempi Duri, per chi non lo sapesse una band che aveva come cantante Cristiano De Andrè, e che faceva delle canzoni inedite che suonavano come pseudo-cover dei Dire Straits (da lì il nome della band, che, appunto, ne era una libera traduzione in italiano).
Niente, solo per dire che negli anni 80 e fino alla prima metà dei 90, le belle canzoni, quelle che ti emozionavano davvero, si sprecavano, anche una piccola band come questa era capace di sfornare dei gioiellini, una per tutte Gabbia, poi contenuta anche nel primo album da solista di Cristiano.
Mentre ora sfido chiunque a citarmi una canzone davvero, davvero bella da dieci anni a questa parte. Ce ne sono alcune che emergono dal piattume generale, ma solo perché intorno c'è quel piattume. In senso assoluto, non sento capolavori in giro. Non sarà che, davvero, tutte le combinazioni possibili per le sette note si sono davvero esaurite? Infatti, quando sento le varie Emma, Chiara, Alessandra, Loredana ecc., non riesco a distinguerle, mi sembra sempre lo stesso brano. Idem per Mengoni, Carta, Scanu, diverse declinazioni per lo stesso fenotipo, voce da castrato settecentesco, e voglia dell'ascoltatore di autocastrarsi pur di non sentirli più.

2 commenti:

  1. sai, non ho ben capito se nei tuoi ultimi post ci sia più disincanto o più rimpianto. ovvero se tu stia "elaborando il lutto" della gioventù perduta o se invece non stia indulgendo troppo sul "tutto bello, tutto buono" del tempo che fu.
    nessun obbligo naturalmente da parte tua a chiarire alcunchè, intendiamoci.
    tòllera benevolmente la curiosità dei tuoi lettori.. :)
    stai bene. m.

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  2. Tòllero soavemente la curiosità :)
    E' che non saprei come chiarire la questione visto che, a ben vedere, non solo negli ultimi, ma in ogni post, da varie prospettive, magari anche involontariamente, continuo a scrivere sempre la stessa cosa. E siccome lo facevo anche da adolescente (i miei "Post" cartacei di allora sono ancora più inclementi verso il tempo che fugge), probabilmente il disincanto e il rimpianto fanno parte di me.
    O, più semplicemente, è la cosa che mi riesce meglio descrivere ;)

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