Visualizzazioni totali

martedì 14 luglio 2020

Non è un paese per vecchi


Un giorno, di un mese, di un anno imprecisato, sono diventato vecchio.
E’ accaduto così, subdolamente, senza che me ne accorgessi, mentre ero intento come sempre a lamentarmi dei miei acciacchi come faccio sin da bambino, e non ho avuto la lucidità di rendermi conto che erano acciacchi da vecchi; e anche quella noia continua che provavo fin’allora si era trasformata nella noia dei vecchi; la fatica ad alzarmi dal divano senza un valido motivo era ormai la fatica dei vecchi; il desiderio di polemizzare era divenuto quello dei vecchi.
Altri, forse più fortunati di me, la vita li ha resi partecipi del passaggio.
Sento ripetere, ad esempio, a mia madre: “dopo un paio di rampe di scale mi devo fermare un attimo, invece quand’ero giovane facevo senza alcuno sforzo otto piani a piedi senza ascensore”.
Ecco, io dopo un paio di rampe di scale mi sono sempre fermato un attimo. Anche più di uno.
Ricordo che anni fa andai a trovare un collega che aveva aperto un nuovo studio.
Salii le scale e bussai alla sua porta, un po’ trafelato. Per giustificare le mani sui fianchi e il sudore, quando mi aprì gli dissi: “madonna, potevi prendertelo al primo piano!”. Lui mi guardò strano: “Giovà, guarda che sto al primo piano veramente”. Mi guardai indietro ed effettivamente il portone stava proprio là, due rampe più giù. Allora pensai di essere semplicemente fuori forma. Ma chi può dire che non fossi già vecchio e non lo sapessi? Mia madre lo ricorda bene, un periodo in cui non aveva l’affanno. Io no.
In sostanza, un giorno, di un mese, di un anno imprecisato, mi sono semplicemente raggiunto.

8 commenti:

  1. Mi pare di capire che, piuttosto, tu sia nato vecchio. E non sei il solo, tranquillo. 😅😉

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora E' un paese per vecchi! :)
      Grazie per il commento e soprattutto l'appoggio!

      Elimina
  2. Io mi corro appresso da una vita, non mi raggiungo, ma il fiatone ce l'ho... domenica ho fatto una corsetta con mio nipote di 5 anni, una scalinata in realtà..prima di cominciare pensavo di poter fare un bella figuraccia..invece ho portato su in scioltezza i miei sessant'anni e alla fine ho fatto anche la figata di far vincere il nipotino... daje che una volta raggiuntoti...non resta che superarti!! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tu hai la voglia di combattere fin dal cognome! Il mio invece, ahimè, ha sempre fatto rima con esaurito :)
      Vorrei provare anche io la soddisfazione di lasciar vincere qualcuno (che non sia la noia!), proverò anche io con un nipotino, ma solo se in fasce!

      Elimina
  3. Ho sempre desiderato essere giovane in spirito visto che il mio corpo è destinato a essere acciaccato come un ottantenne. Poi è arrivata la carenza di sonno e mi son ritrovata con 80 anni per gamba. Magari da ottantenne farò le scale senza fiatone, chissà, la speranza è l'ultima a morire!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io ho problemi col sonno, e aggiungo che quelle rare volte in cui riesco a dormire sogno lunghe e affannose salite o, addirittura, elefanti che mi si appollaiano addosso... Quindi non ho particolare aspettative future di scale da salire senza fiatone, al massimo di scenderle. Rotolando :)
      Grazie come sempre di essere passata!!

      Elimina
  4. eheh, ora che combaci con te stesso ogni cosa avrà più senso e meno ansia.
    lettura piacevole come sempre.
    massimolegnani

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, il problema sarà quando mi supererò!
      Apprezzo come sempre il tuo apprezzamento, davvero.

      Elimina