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venerdì 7 marzo 2014

L'angolo acuto

Spesso ti spingi più oltre, mentre se fossi stato intelligente ti fermavi un attimo prima.
E' capitato per quella risposta pungente che proprio non hai saputo trattenere.
O per quelle quattro chiacchiere amichevoli che poi sono diventate un'altra cosa.
E ancora per quell'insistere a mostrare chi sei davvero, nel bene e nel male, dimenticando che l'apparenza, in questo mondo, è la vera sostanza.
E così continui imperterrito a dire come la pensi, sempre e comunque, ma poi devi affannarti ex post per mitigare gli effetti del tuo essere te stesso, e siccome tutto ciò si sussegue da decenni i rimedi sono in esaurimento, come te del resto.
Così quando non riesci a prendere sonno, diventa sempre più un vano esercizio di stile ripensare a giorni freschi di primavera, quando bastava parcheggiare la 500 davanti casa sua per dimenticare tutto il resto, e, a pensarci bene non c'era altro, mentre ora c'è il resto di niente.
Quando con due accordi di chitarra ad orecchio riuscivi a incantare te stesso e il mondo.
E ora neppure una sinfonia di note potrebbe rendere l'emozione di una radiolina a transistor che suonava la nostra canzone mentre scendevamo le scale che portano al mare.
Perché ti trovi in una terra di nessuno, un cul de sac dal quale è impossibile tornare indietro.
Tutte le direttrici convergono in un solo punto, la strada è sbarrata.
Un vicolo cieco, un angolo acuto, di 45° gradi.
Quanti i miei anni fra qualche giorno.
 
 
 

4 commenti:

  1. ... e se fosse solo una questione di prospettiva?
    http://xoomer.virgilio.it/andrea.fa/immagini/lucania/foto2a.jpg
    un saluto. m.

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  2. Di sicuro è una questione di prospettiva, e la mia converge nell'angolo, ma anche quella delle Murge - ne parlavo in Basilicata coast quel che coast - non è più ottimistica, perché pur sconfinata, conduce al nulla assoluto! :)

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  3. no, la scelta dell'immagine non era casuale :)
    e il nulla assoluto di cui parli può risultare accogliente rispetto al relativissimo tutto che viviamo ogni giorno.
    per non parlare del fatto che, abbandonando la strada, la murgia può gratificare di "cicorielle" e cardoncelli... bboni! :)
    m.

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  4. Eh, ma abbandonare la strada ci vuole coraggio! E il compenso deve giustificarlo. Certo, cicorie e cardoni sono una tentazione non da poco ;)

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