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lunedì 30 novembre 2015

Vacanze romane

Nella vita non sei così come sembri leggendoti.
Lei, con questa frase, mi poneva di fronte ad un'equazione che non avevo mai considerato: che pur mettendo tutto me stesso nei miei scritti, altri potessero comunque percepire di me un'immagine distorta, o in ogni caso diversa dal vero. 
Scrivere e vivere son cose diverse.
Potevo scherzarci, su questa frase, o fare il filosofo, declinare l'ovvio. 
Ma che bastasse un sottile foglio di carta a frapporre uno iato così ampio fra l'apparire e l'essere mi lasciava spiazzato.
Perché lei non parlava di differenze "estetiche", non era questione pirandelliana di nasi inaspettatamente pendenti o di essere più o meno fotogenici. 
quell'affermazione che mi aveva così colpito andava a radicarsi nelle profonde insicurezze che spacciavo per contenuti di qualità dei miei testi sempre ironicamente autobiografici. 
Mentre la gente continuava a passare frenetica al di là della vetrina del caffè, da noi il tempo rimase per qualche istante sospeso. 
In quella sincope ripensai ad Escher, pesci che si facevano uccelli che si facevano cielo. Con il medesimo tratto di matita. Questioni di prospettive e di percezioni, immagini nelle quali ciascuno vede quel che vuole vedere. Anzi, quel che l'artista vuole si veda.
Le sue labbra erano lievemente schiuse. Non che io sapessi se stessero per parlare ancora o lo avessero appena fatto.
Comunque fosse, la precedetti.
È come un trompe l'oeil, risposi, ricomponendo la crasi.
Il tempo riprese a scorrere anche tra di noi, continuammo a parlare di quel che c'era stato prima e di quel che c'era stato dopo quel prima.
Poi provai ad offrire per entrambi ma lei non volle. Siamo a Roma e si fa alla romana. Uscendo, le nostre strade si divisero. Una coppia di ragazzi giapponesi proprio davanti al locale si stava scattando un improbabile selfie e colse in uno di noi due che andava un sorriso che era una promessa, ma che l'altro forse non fece in tempo a notare.
Ma il lettore può solo immaginare chi fu, anche se una volta ancora fidarsi dello scrittore può essere solo un inganno.

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