Visualizzazioni totali

venerdì 22 settembre 2023

Un giorno come un altro

Ieri sera sono andato a letto con un po’ di ansia per l’indomani. 

Ma cosa dovevo fare oggi? 

Mi sembrava fosse importante eppure non lo ricordo più. 

Apro l’armadio, scelgo un vestito buono. Non devo far brutta figura. 

Ma dove devo andare?

Esco, qualche goccia di pioggia. Dicono porti bene. Dicono.

“21 settembre”, suona familiare. 

Qualcosa che è la risposta a una domanda.

Qualcosa tipo “mi dica la sua data di nascita”. Ma quella è l’11 marzo. 

Qualcosa del genere, forse. Ma non saprei cosa.

Devo chiedere.

Chiamo. Devi essere indaffarata perché ci metti un po’.

Scusa, è il 21 settembre, cosa dovevo fare oggi? E tu ridi.

Qualcosa rimane, cantava De Gregori.

Ma non ricordo cosa.


Ieri sera sono andato a letto con un po’ di ansia per l’indomani.

Perché sapevo che mi sarei ricordato.

Esco, qualche goccia di pioggia. Dicono porti bene, ma è una stronzata.

Infatti, oggi è il 21 settembre e non significa più nulla.

4 commenti:

  1. forse è la sottile emozione per il buio che il 21 pareggia la luce!
    un piacere tornare a leggere le tue caramelle frizzantine.
    massimolegnani

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ottima riflessione, ma forse io mi ero perso esattamente nel mezzo fra luce e buio, nella "twilight zone"! Bentrovato, Massimo

      Elimina
  2. Ti avevo letto su facebook ma il blog ha un potere taumaturgico, curativo, lenitivo, appagante.. certe date, sul blog, finisci addirittura per ricordartele in tempo, e belle chiare.. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Su facebook i giorni fanno posto agli altri giorni. Sul blog, dove non scrivo mai, un 21 settembre è per sempre, come un diamante :)

      Elimina