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domenica 19 gennaio 2014

Vangeli apocrifi

Un giorno, dopo la resurrezione, il Signore apparve ai discepoli che si trovavano in una selva sulle sponde del lago di Tiberiade per cercare funghi. Giunta l'ora di pranzo, si trovarono privi di provviste tranne una focaccia farcita di sardine che Pietro si guardò bene dal tirare fuori dallo zaino, preoccupato del solito "miracolo" della divisione dei pani e dei pesci.
Allora il Signore apparve loro ed invitò a preparare un fuoco, sul quale avrebbero arrostito parte dei funghi raccolti, in modo da sfamarsi e poter riprendere insieme a lui il cammino nel bosco, verso la redenzione definitiva.
Quando il cibo fu pronto, e fu il momento di iniziare a mangiare, e molti di loro erano scettici circa la loro commestibilità, il Signore dapprima disse loro di non avere paura, ma visto che Tommaso, dopo la resurrezione, era diventato il solito dubbioso, gli chiese di essere il primo a constatare con mano la loro bontà.
Tommaso fu felice che venisse confermato il suo proverbiale scetticismo, e addentò con vigore un bel fungo di colore rosso, venendo immediatamente colto da crampi allo stomaco.
A quel punto gli altri apostoli guardarono il Signore, sorpresi, atteso che egli li aveva rassicurati.
Ma il Signore precisò loro che aveva detto testualmente che non dovevano avere paura, non certo che i funghi erano buoni, e li invitò per il futuro a porre maggiore attenzione al suo Verbo.
Nel frattempo Tommaso si contorceva in preda al dolore, per cui Giacomo detto Zebedeo suggerì al Signore di attuare nuovamente il miracolo della resurrezione, come con Lazzaro.
Al che, però, Tommaso, pur sofferente, ebbe modo di precisare al collega che non era affatto morto, e sferrò un calcione negli Zebedei di Giacomo, evidentemente non nuovo a tali uscite tanto da essersi meritato quel soprannome.
Tutti erano stati distratti da quella diatriba e, quando si voltarono di nuovo verso il Signore, videro soltanto un posto vuoto e, dovunque essi guardassero, non c'era traccia di lui, così pensarono che era quello il significato dell'invito a mangiare quei funghi e a non avere paura, evidentemente in quel modo essi sarebbero stati subito seduti con lui alla destra di Dio.
Presero tutti, dunque, Pietro per primo (per non essere detto che lo rinnegava per la quarta volta) a mangiare i funghi. Nel frattempo, da dietro un cedro, il Signore li spiava mentre stava per finire la focaccia di Pietro, e sorrideva soddisfatto per l'ennesimo insegnamento che lasciava loro in eredità. 

4 commenti:

  1. Non c'è da stupirsi se nelle varie versioni molti episodi come questo vennero omessi dagli evangelisti... penso fosse una questione di amor proprio.

    (ne vorrei ancora, grazie)
    SAM

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  2. Sono già stato accusato di eresia, spero un futuro di poter divulgare ancora qualche frammento di questo apocrifo :)

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  3. Vedi, una delle cose che mi ha sempre maldisposta (o mal - disposta) nei confronti delle istituzioni religiose è questa totale mancanza di umorismo, che equivale a una totale mancanza di autocritica, che equivale ad un certo dispotismo camuffato di perbenismo, che equivale a un mio personale senso di repulsione nei loro confronti.
    SAM

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  4. Mi trovi molto d'accordo. Totalmente sull'intolleranza. Con rare e importanti eccezioni, frutto più della personalità fuori dagli schemi di alcuni che del sistema rigido e autoreferenziale.

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