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venerdì 22 settembre 2023

Un giorno come un altro

Ieri sera sono andato a letto con un po’ di ansia per l’indomani. 

Ma cosa dovevo fare oggi? 

Mi sembrava fosse importante eppure non lo ricordo più. 

Apro l’armadio, scelgo un vestito buono. Non devo far brutta figura. 

Ma dove devo andare?

Esco, qualche goccia di pioggia. Dicono porti bene. Dicono.

“21 settembre”, suona familiare. 

Qualcosa che è la risposta a una domanda.

Qualcosa tipo “mi dica la sua data di nascita”. Ma quella è l’11 marzo. 

Qualcosa del genere, forse. Ma non saprei cosa.

Devo chiedere.

Chiamo. Devi essere indaffarata perché ci metti un po’.

Scusa, è il 21 settembre, cosa dovevo fare oggi? E tu ridi.

Qualcosa rimane, cantava De Gregori.

Ma non ricordo cosa.


Ieri sera sono andato a letto con un po’ di ansia per l’indomani.

Perché sapevo che mi sarei ricordato.

Esco, qualche goccia di pioggia. Dicono porti bene, ma è una stronzata.

Infatti, oggi è il 21 settembre e non significa più nulla.