Il senso del divino non lo avverto fra i marmi e le opulenze di una basilica sfarzosa, ma a volte mi sfiora fra le rovine di un tempio. Perché a ciò che è solo illusione non riesco a credere, mentre in mezzo alle vecchie pietre c’è solo verità. Non ci sono più le speranze e le preghiere, resta solo la traccia della fiamma di una candela su un muro. Il mio dio è il tempo che passa. Spesso porta dolore, qualche rara volta frammenti di indicibile bellezza. Certo, miracoli non ne fa.
Ma neppure il vostro, mi sa.
Soprattutto ultimamente.