Visualizzazioni totali

sabato 28 aprile 2012

Futuro interiore

Sul sito Flutrackers è segnato l'andamento dell'epidemia influenzale di ogni anno.
Oggi riporta che da questa settimana si è raggiunto il livello base, cioè quello preepidemia, con il numero più basso di ammalati di tutto l'anno. In questa elìte sono ricompreso, ovviamente, io.
Io, che non pago di ben quarantasei giorni di febbre a cavallo tra il 2011 e il 2012 (appunto, febbre da cavallo), sono di nuovo sulla breccia da una settimana, specialmente durante le feste o nei weekend, novello John (Laurito) Travolta.
Così, questa notte, nella quale speravo di avere finalmente debellato il virus, la temperatura ha ripreso a salire (forse facendo pendant con quella meteorologica, improvvisamente passata da 8° a 28° in 48 ore).
Dunque, la mia notte è stata popolata di numerosissimi sogni strampalati da delirio febbrile, o veri e propri incubi. Ho vissuto addirittura l'inizio della terza guerra mondiale - lo sapevate? - che sarà combattuta contro i marziani. Invece, nei momenti di veglia, ho riflettuto sui massimi sistemi, le domande universali, ho perso e ritrovato la fede più volte (quella che mi era caduta nel lavandino dell'ateismo, e poi recuperata a furia di "invocazioni" a varii santi). Sono poi passato dall'universale al particolare, ho considerato la mia vita, le scarne prospettive, il magnifico futuro dietro le spalle (zona lombare), ed ho iniziato a sudare, e credo che qui la febbre c'entrasse davvero poco.
Ho considerato con stupore il gran numero di formazioni sociali dalle quali mi sono escluso litigando (spesso) e sono stato escluso dopo aver litigato (anche questo è successo) o neppure invitato ad entrare e dunque litigato per questo. Un ampio ventaglio che va dalla politica alla palestra al catechismo ed al rock 'n' roll. Ho riletto più volte la "scheda di valutazione" di un mio romanzo scritta dall'agente letterario cui mi sono rivolto, e che parla di "vero e proprio capolavoro". L'attendo, nella realtà, entro un paio di settimane. Ma spero che questo tempo si allunghi, altrimenti nemmeno quello potrò immaginare, di buono, durante le notti insonni. In tutto questo mi rivoltavo nel letto continuamente e non stavo mai fermo nello stesso posto (la fase ROM, la chiamai una volta), provocando ovvi risentimenti da parte di chi mi sta accanto, ma credo da parte anche dei vicini, nonché di mia figlia nell'altra stanza: "papà, stanotte ronfavi così forte che non potevo dormire!". Chissà, forse i marziani saranno scappati proprio per questo.

P.S. Questo post non vale proprio nulla, sembra scritto da una persona con la febbre ed arrabbiata che ha un sacco di lavoro arretrato ed invece è costretta in casa ancora chissà per quanto, visti i precedenti.
E' un post non all'altezza di quelli passati. Come la mia vita.

P.S. II Meno male che questo è un blog che non legge nessuno, altrimenti arriverebbero a casa i servizi sociali. Chissà, poi, se sarebbe un male, almeno gli potrei raccontare quel che ho sognato, scambiare due chiacchiere sulla mia febbre e sulla mia vita. E così sarebbero loro ad avere bisogno dei servizi sociali.

P.S. III Rileggo e mi affanno a rendere questo scritto un po' più brillante. Ma non ci riesco, ci vorrebbe almeno una chiosa ad effetto, che so?, un bel gioco di parole, una citazione colta, un colpo di genio dei miei. Ma è che mi rende anche difficile scrivere col termometro sotto l'ascella. Proverò a sondare con quello rettale. All'esito esaminerò il risultato come gli antichi aruspici e conoscerò il responso: il mio futuro interiore.