E' solo colpa della memoria.
Perchè di cose da scrivere me ne erano venute in mente molte, soprattutto di notte.
E hai voglia a ripeterti "domattina non ti dimenticare!", perché, puntualmente, puff! svanite.
C'era la storia di un grande prestigiatore, bravissimo, ma sempre triste, lì lì per piangere.
La storia del Magone.
C'era quell'episodio dell'avvocato di vaglia, che difendeva le Poste.
C'era quel racconto sul cliente della banca che faceva la corte ad una cassiera molto carina, e dopo averla invitata a cena, non si spingeva oltre, per non tradire la moglie, ma poi scopriva che quella se la faceva con un altro cassiere. Ma chissà come finiva?
C'era pure una favola, parlava di un pettirosso di città che a causa dei rumori del traffico non riusciva a far sentire il suo canto d'amore alla bella pettirossina che viveva nel parco dall'altra parte della strada.
C'era un bel titolo per un nuovo romanzo, ancora non scritto.
C'era il finale di quella sceneggiatura.
Insomma, come cantava Elio, mi ricordo di un ricordo ma non ricordo cosa.
...sto elaborando un nuovo metodo di scrittura: memorizzo tutto quello che voglio scriver nell'arco di una nno... tutto tutto, a memoria, tutto. Poi comincio a scriverlo, quando me lo ricordo tutto.
RispondiEliminaE nel frattempo niente,non scrivo niente,perchè prima me lo devo ricordare.
sam
dunque, appuntamento la notte di Capodanno?
RispondiEliminasì, fra un anno, del nuovo anno, circa. :)
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