(Smoke on the water)
Fum(m)o sul mare. A Ravello.
Di fronte un imperfetto orizzonte
declinavo in più forme il silenzio,
fra un gelato alla carta
(senza dubbio di cuori)
e la tua veste leggera
intessuta di fiori
solamente per rima.
Avremmo fatto certo prima
a parlare. Degli altri,
che di noi è da sempre un'impresa.
Uno sguardo d'intesa
e sorrido contento.
Dal mare una brezza,
per legarci,
un filo divento.
una dimenticanza? lo spazio saltato, intendo. forse una terza persona singolare di un passato remoto, talmente lontano da averne perso l’accento. no, magari è la prima persona singolare di un presente che non vede l’ora di diventare futuro…
RispondiEliminaforse compiaciuto (a ragione) di aver felicemente espresso un’emozione
(la rima! è contagiosa ‘sta malattia :D )
m.
Tutta la poesia è nata dal gioco di parole filo di vento / filo divento ...
RispondiEliminaGli si è legata intorno, come un abbraccio leggero, come un filo di vento.
(hai ragione, senza la malattia della rima si farebbe molto prima)
Con immutata stima (oops)
G.