La incontro, mi sembra diversa, i capelli più lunghi, il viso più roseo, disteso. Le domando come stia, mi risponde “bene”. Continuo a guardarla.
-Mi porgono una banconota da cento euro. I cento euro sono di un verde ramarro. Questa invece è di un colore a metà fra il giallo paglierino e il verde chiaro; dico “è falsa”, la persona che me la sta dando si stupisce, “no, non credo, l’ho ritirata in banca”.
Chiacchieriamo, ma non so cosa ci diciamo, continuo a osservare il suo viso, che ricordavo diverso, i capelli molto più corti. Saranno extension? Non sarebbero potuti crescere così in poco tempo, sembra ieri che ci siamo visti l’ultima volta.
-Cerco su internet se vi siano notizie di banconote contraffatte in maniera così grossolana, e mi appare l’articolo che informa dell’emissione dei nuovi cento euro, di un colore a metà fra il giallo paglierino e il verde chiaro. E’ di maggio. Dunque, da maggio io non vedevo cento euro?
La saluto, torno a casa, ma non smetto di pensarla. Le mando un messaggio. Stavi proprio bene, oggi, ma come hai fatto con i capelli, che l’altra volta sembravi la brunetta dei Ricchi e Poveri? “In sei mesi crescono”, mi risponde. Non la vedevo da maggio.
-Non è perché non ho guadagnato, mi dico. Ormai le transazioni sono tutte online, il contante è sempre più raro. Non ricordi che ti pagano sempre con bonifico, e fai la spesa con la carta di credito? Non è strano che tu non abbia visto i nuovi cento euro. Forse l’ultima volta era quando apristi le buste del matrimonio, qualcuno ci fu che mise cento euro. La maggior parte, visto che mi sposai proprio al cambio lira/euro, siccome si usava mettere centomila lire, fecero il cambio e misero cinquantacinque euro. E un convertitore.
Non è perché non c’è più nulla fra noi, mi dico. Ormai le amicizie, i rapporti, sono tutti online, gli incontri sono sempre più rari. Non è strano che tu non l’abbia vista. Forse l’ultima volta fu a un matrimonio, forse ci rivedremo a un altro matrimonio, quelli sono eventi dove si deve andare per forza di persona. Devi consegnare la busta, sarà l’occasione anche per vedere una banconota di un colore a metà fra il giallo paglierino e il verde chiaro. E per salutarla. Salutarle entrambi.
Gli anni volano, la giostra non si ferma mai.
RispondiEliminaE il biglietto costa sempre cento euro 😉 Grazie di essere passata!
Eliminaaiutato dal non aver mai visto un taglio da cento, trovo questo racconto trasognato, anzi due racconti intrecciati.
RispondiEliminamassimolegnani
Un fil rouge che trova l'esatto appuntamento. Ma forse avresti voluto sposarla, e aprire una busta con i cento euro giallo paglierino, dopo il pranzo di nozze, più tardi, in camera, nella penombra, mentre lei si sganciava le extension... ;)
RispondiEliminaIn realtà l’avevo già sposata 😌
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