Cercavo una cosa che avevo perduto. Ovviamente nel posto sbagliato.
Per
caso però ho ritrovato delle agende di un po’ di tempo fa, le ho sfogliate. Ho
sempre avuto bisogno di appuntare quello che faccio, forse perché, rileggendo,
possa illudermi di aver fatto qualcosa.
Nasciamo
e per un po’ l’unica data di rilievo è quel giorno. Poi accadono cose. Cose che
ci segnano, ed altre che infatti dobbiamo segnarci altrimenti svaniscono.
Il
primo bacio. Non ho idea di quando sia stato. E nemmeno la prima volta che ho
fatto l’amore. Forse per un po’, i primi tempi, lo sapevo, poi non più. Ricordo,
invece, alcuni ultimi baci, e molto bene quelli non dati. Mi pare ne parlasse anche
un poeta.
La
data della laurea, il 24 aprile. Ma solo perché era facile, il giorno prima
della Liberazione.
Quella
del matrimonio era il 21 ma l’ho sempre confusa con l’11 settembre. Chissà perché.
Il
compleanno di mia figlia, ma solo perché è il giorno prima del mio. E lei forse
il suo allo stesso modo. In pratica siamo cappellai matti, festeggiamo i
non-compleanni.
Invece
ho nitido il giorno in cui una ragazza che mi piaceva al liceo non volle uscire
con me. Il 28 marzo. Forse anche lei, per la stessa ragione mia della laurea.
Il giorno della Liberazione. Dal mio corteggiamento.
Ricordare.
Riportare al cuore.
Dimenticare,
togliere dalla mente.
Forse
alcune cose che ci capitano si sistemano da una parte, altre dall’altra.
E
io come al solito le cose perdute le cerco nel posto sbagliato.
Le cose perdute chissà dove sono. Che se sono perdute che senso hanno? Le ricorderemo un giorno, spulciando scrigni socchiusi? Ma ne ricorderemo davvero il senso esatto? Il motivo di un bacio non dato? Il perché di un viottolo al bivio? Una poesia al concorso sbagliato, un no al lavoro insicuro, la telefonata della vita mentre eravamo a far spesa?
RispondiEliminaSiamo pieni di occasioni, parole e luoghi rimpianti, ma poi viviamo di posti perfettamente esatti. Da custodire e preservare.
Per quelli sbagliati credo ci sia sempre tempo.
E come al solito il tuo commento è molto più poetico e letterario e, insieme, più razionale del post.
RispondiEliminaGente più famosa di noi andava alla ricerca del tempo perduto, o dell’arca. Più la cosa perduta ha valore più la si cerca. Ma mia madre dice (traduco il proverbio dal dialetto): quando la tieni (una cosa, una persona) sappila tenere; quando l’hai persa inutile cercarla più.
Dovrei ascoltarvi di più, te e mia madre 😘
Soprattutto tua madre ;)
EliminaE' davvero importante ricordare il giorno esatto in cui certe cose sono accadute? Forse è più importante ricordare quelle cose, come ci siamo sentiti, come le abbiamo vissute.
RispondiEliminaE poi ci sono situazioni che, al contrario, sarebbe meglio non ricordare affatto.
Buona serata.
Gli anniversari servono appunto a replicare le emozioni, se non ricordi quando una cosa è accaduta hai un’occasione in meno per ripensarci.
EliminaSecondo me tutte le donne sanno il giorno della loro prima volta.
RispondiEliminaAlcune date sono più facili da ricordare di altre.
Di alcune cose ricordo il giorno ma non l'anno, di altre ricordo l'anno ma non il giorno.
Lisa, il trucco magari è fare le cose importanti in un giorno facile da ricordare: il primo bacio sotto il vischio a Natale, il primo amore a San Valentino e così via ☺️ Curioso che ricordi il giorno e non l’anno, il contrario invece lo capisco
Elimina