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martedì 28 agosto 2012

Hayden, mi è saltata l'otturazione

Ho speso una vita per la musica.
E non sopporto l'ignoranza, in argomento.
Altro che la comprensibile domanda "chi erano gli Stadio?", della famosa canzone dei Beatles.
Arriva una neofita, mi chiede con gli occhioni sgranati cos'è mai un clavicembalo.
E che diamine! Bach ci ha fatto su una carriera. "Il clavicembalo ben temperato".
Una matita del settecento.

E le famose fughe di Chopin?
Chi lo teneva rinchiuso?
E il suo vero nome era Edmond Dantès?

Beethoven era sordo.
Ma poteva recitare lo stesso.
Grazie al fischietto a ultrasuoni del suo padrone.
Comunque, come attore era un cane.

I Pink Froyd?
Musica psichedelica o psicoanalitica?

Le quattro stagioni di Vivaldi.
Bulgakov invece Margherita
(troppo sottile, questa, come la pizza di Cesare, sotto casa, che si arrotola).
Toscanini non ripete, occhio al colesterolo.
Il conto. Paga nini.

Questo non è più un mondo per gli amanti della buona musica.
In giro c'è gente che va a vedere Emma Marrone.
Un colore che dice tutto.
E i testi, neppure più la rima cuore/amore.
Non fanno neanche questo sforzo.
Ora la rima è amore/amore.
E se si sforzano, Marrone.

I rapper sono pure bravi, ma dicono solo parolacce.
Musica dodecafonica.

Quando voglio rifarmi l'udito, 
ormai passo dalla manicure.






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