Oggi giorno di pioggia. E la gente si muove.
Il tassista è sulla mia stessa lunghezza d'onda.
Traffico regolare, tergicristallo velocità uno e mezzo, senza strafare.
E nel lettore un cd di De Gregori del 78.
Oggi giorno di pioggia, e io sono figlio della pioggia.
Il tassametro scorre insieme alla gocce sul parabrezza, un poeta tirerebbe fuori anche una buona metafora con le lacrime, ma io non sono un poeta, e oggi non è giornata.
Il tassametro scorre insieme alla gocce sul parabrezza, un poeta tirerebbe fuori anche una buona metafora con le lacrime, ma io non sono un poeta, e oggi non è giornata.
Oggi è solo un giorno di pioggia, e io non piango più da anni.
C'era stato un tempo in cui anche uno sciocco cartone animato mi commuoveva.
Poi deve essere accaduto qualcosa, si deve essere inceppato un meccanismo.
O, più semplicemente, le lacrime sono finite.
La destinazione non deve essere lontana, viaggiamo da parecchio.
Non c'è navigatore, non può averlo chi ha nel lettore un cd di De Gregori del 78.
Provo invano ad orientarmi con le insegne delle strade, fra statisti, santi e navigatori.
Ci fermiamo ad un semaforo, una ragazza sul motorino mi osserva a lungo attraverso il casco. Ha braccia lunghe e sottili ed uno sguardo delicato come un haiku.
Ecco, talvolta mi piacerebbe saper scrivere una poesia su quegli occhi e quelle braccia.
A volte potrai avermi con un fiore, a volte un fiore non ti basterà.
Potrei scendere e chiederle un passaggio.
Risparmierei e forse avrei una vera destinazione. Ma non ho il coraggio.
Mai avuto coraggio con le donne. O sono state loro a non averne abbastanza per stare con me. Meglio le puttane, allora.
Quelle basta chiedere quant'è per un'ora, tiri fuori cento euro e sai che sono le 9 e mezza.
Il semaforo scatta, la ragazza riparte con una lieve sgommata e l'incanto finisce.
E' di nuovo tutta prosa.
E' di nuovo tutta prosa.
Il tassametro si ferma, ma che siamo arrivati lo capisco dal fatto che spegne il cd.
E in un giorno di pioggia come questo, non ci poteva essere altro da scrivere, da viaggiare e da vivere, una volta finita quella canzone.
E' partita... sgommando pure. I giorni di pioggia son sempre un po' così, si sente spesso un po' sgommare...
RispondiEliminasam
... e anche suonare, v. stileminimo :)
RispondiElimina...sì, anche... :)
RispondiEliminasamstile
"Se credi di conoscermi
RispondiEliminaNon è un problema mio
E guarda che non sto scherzando
Guarda come sta piovendo
Guarda che ti stai bagnando
Guarda che ti stai sbagliando
Guarda che non sono io"
Perchè uno che scrive cose meravigliose come queste non è costantemente in cima alle classifiche, sempre e per sempre?
RispondiEliminaE lo stesso vale anche per De Gregori! :))
Secondo me questo scriveva spesso e moltissimi post.. e poi una mattina in un bar, davanti al suo solito caffè espresso, è arrivato a scrivere quella canzone... e magari entrerà nelle classifiche sempre e per sempre, perchè chi lo ascolta c'è ancora e la musica mica muore come noi. La musica rinasce, si rinnova.
EliminaE' che, purtroppo, bisogna continuare a scrivere molti post, ad esempio, per scrivere canzoni come questa... non so se mi spiego...
anonimoconunminimodistile...ma minimoproprio